Software anticensura

Walid Al-Saqaf aveva raggiunto una certa notorietà per aver costruito un aggregatore di notizie online in Yemen e per essere stato direttore dello Yemen Times e reporter per il Wall Street Journal. «Fui chiamato dal governo per partecipare a un focus group a Sana'a. Tra l'altro, dissi che i lettori del mio aggregatore, YemenPortal.net, preferivano i contenuti critici a quelli favorevoli nei confronti del governo. Pochi giorni dopo il mio sito fu bloccato dalle autorità». 

Per questo, Walid Al-Saqaf ha creato Alkasir. Un software per aggirare la censura autoritaria dei siti di informazione. Si scarica un software e ci si collega a un servizio online per poter vedere da qualunque postazione internet qualunque sito. Essendo stato pensato per la libertà di informazione, serve essenzialmente ad accedere ai servizi di notizie censurati: mentre invece non funziona con la pornografia e con i siti dell'odio, i servizi di pirateria informatica o quelli che diffondono virus e spyware. Alkasir funziona bene per aggirare gli ostacoli posti dalla censura all'accesso dei siti di informazione in modo anonimo. Richiede un'iscrizione e va aggiornato spesso. 

Ed è un esempio di come la rete consenta di coltivare una cultura dell'azione, definita da Nòva "cultware", per la quale i problemi possono sempre essere visti come opportunità per innovare e creare soluzioni. Opportunità che effettivamente qualcuno, da qualche parte della rete, coglie. Walid Al-Saqaf, mentre sviluppa Alkasir, continua a studiare per il suo PhD: naturalmente la sua ricerca è dedicata alla censura. Ne ha parlato a TedGlobal, Oxford.