Blog di poche parole

Il mio blog non è, ovviamente, di poche parole. Ma so che la sessione media si chi visita questo blog è lunga un minuto e mezzo. Per questo mi interessa la ricerca di chi propone blog fatti con pochissime parole e segni significativi più sintetici e immediati. Su Nòva100 ci sono almeno quattro blogger che tentano questa via. Stefano Disegni, naturalmente: il suo linguaggio è sitetico per definizione, come nei canoni della vignetta.

Ma anche Cristina Tagliabue (freschissima di premio Ischia per i giovani giornalisti che lavorano anche sul web), Mauro Del Rio (tra i fondatori di Buongiorno), Domenico Rosa (disegnatore delicatissimo al Sole 24 Ore), cercano la loro strada nella sintesi. Il contesto è il loro "non detto", alluso solo (o quasi) dalla data dei loro post. Mentre il messaggio è concentrato su un’immagine o un video musicale che a quel contesto si rivolge solo attraverso fili molto personali, che chiunque può riconoscere in modo altrettanto personale. Il tempo che si dedica ai loro blog è più variabile: perché la relazione con quei contenuti è soggettiva. Sono molto curioso di vedere come questa ricerca di linguaggio evolverà.

Ma di un fatto sono certo: i blog sono sperimentazione mediatica a 360°. E nella sperimentazione tutto assume un suo senso speciale. Densamente popolato di un valore che non si trova altrove in modo altrettanto diretto: l’interezza, la complessità, la disponibilità, forse la generosità delle persone.

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