Nasce Android: non ancora GPhone

Google, T-Mobile, Motorola e Qualcomm stanno annunciando in questo momento (partecipo alla conferenza stampa telefonica) la loro alleanza per la costruzione di una piattaforma, open source, per apparecchi mobili capaci di andare sul serio su internet: si chiama Android (e vorrei sapere perché).

Le novità che emergono sul mercato, con una grande avanzata della domanda di internet in mobilità e una sorta di arretramento degli operatori, stanno aprendo grandi opportunità. Nokia, Apple, Google e altri stanno creando apparecchi destinati a cambiare il modo in cui utilizziamo i cellulari.

Ma ecco che finiscono i comunicati e partono le domande dei giornalisti:

Bbc chiede se lo scopo è fare concorrenza ai vecchi sistemi operativi. Risposta generale: no, è un’alternativa in più. (Risposta classica).

Wall Street Journal chiede se questo apre nuove opportunità per Google e la sua raccolta pubblicitaria in vista di un GPhone. Google risponde che il tema del giorno non è fare il GPhone. Certo, se gualcuno volesse fare il GPhone potrebbe cominciare a studiare l’utilizzo di Android. L’alleanza non contiene Microsoft, Apple e altri: ma l’alleanza è aperta a tutti. Ma che cosa farà questo Android? Quello che manca è un vero browser: Android porta l’esperienza di internet sul mobile a un livello paragonabile a quello che abbiamo sul pc e il Mac.

Perché Android? Android era il nome di un’azienda che Google ha acquisito tempo fa: dalla tecnologia di quell’azienda è venuta la tecnologia di cui si parla oggi.  Non ci sarà il GPhone? Schmidt dice che non si sta annunciando un GPhone oggi. Ma aggiunge che se si dovesse immaginare il futuro, direbbe che non ci sarà un GPhone, ma mille GPhone. E potrebbero funzionare molto bene usando Android. La prossima settimana arriveranno i dettagli tecnici. Per ora si sa solo che basato su Linux. Concorrenza con iPhone? Ci saranno molti apparecchi per fare internet in mobilità. Capaci di produrre molte diverse esperienze.

Seattle Times: una nuova piattaforma unifica o frammenta il mercato mobile? L’open source unisce. Le soluzioni proprietarie frammentano. Se qualcuno con un software proprietario raggiunge grandi volumi diventa una potenza economica. Ma è più probabile arrivare a grandi volumi con una piattaforma standard e aperta. Nel mondo dei cellulari questo genere di situazione era assente, mentre era normale nel mondo dei pc. Ora è disponibile anche per i telefonini.

New York Times: di solito di devono fare un sacco di accordi con gli operatori mobili. Questa alleanza libera i produttori di terminali e le agenzie che si occupano di raccolta pubblicitaria dalla contrattazione con gli operatori? E’ un’opportunità in più per produttori di terminali e altre aziende. (Ed Zander, Motorola, non risponde).

Usa Today. GPhone, sì o no? Non preannuciamo i prodotti. E per avere un GPhone ci vuole un sistema operativo, una piattaforma, applicazioni… Android va in quella direzione. E che significa per il consumatore normale? Questo è un annuncio che riguarda un’alleanza di sviluppatori: se questa alleanza avrà successo, cambierà la vita dei consumatori.

  • Roberto |

    Ciao a tutti.
    Android è un progetto molto interessante e inoltre google ha messo in palio una somma totale di 10 milioni di dollari per coloro che realizzeranno le applicazioni migliori per dispositivi mobili . Google mette a disposizione l’ambiente di sviluppo insieme con un plugin per eclipse. Peccato che a questa competizione non possiamo partecipare noi italiani, a causa di restrizioni locali. E’ quello che è riportato in questa pagina. http://code.google.com/android/adc_faq.html
    Qualcuno potrebbe spiegarmi il motivo di questo divieto.
    Ciao a tutti!!
    By Roby!!

  • paferrobyday |

    Nasce Android: non ancora GPhone
    John Gapper spiega perché la mossa di Google – lo sviluppo di un sistema operativo, Android, per i cellulari – è a favore della concorrenza, quindi, in ultima analisi dei clienti. Qui, invece, Luca De Biase fa il resoconto della

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