Facebook ha introdotto la sua versione di pubblicità. Chi usa il social network può accettare di segnalare agli amici i prodotti che preferisce attraverso una piattaforma innovativa che consente a Facebook di raccogliere una forma di pubblicità molto particolare: chi la compra sa che sarà estremamente targettizzata perché sfrutta le relazioni tra le persone. E’ possibile inoltre per le aziende aggiungere profili sponsorizzati che pubblicizzano i loro brand. La rete delle connessioni tra le persone si mischia alla rete delle segnalazioni commerciali. Da leggere in proposito il commento di Enrico Bertini.
Ho l’impressione che questa idea, imprenditorialmente buona, avrà un effetto dubbio sulla popolarità di Facebook. E funzionerà soprattutto nei settori della società che hanno un rapporto particolarmente laico con il consumo: si può essere davvero dei fan dei brand? si può collegare la propria espressione personale con una marca commerciale? giustamente, penso, gli utenti non ci guadagnano niente (se non la possibilità di usare gratis una piattaforma molto potente per la loro socialità online: ma la commistione sarà gradita a tutti?
Sicuramente, le segnalazioni e le recensioni dei lettori di libri hanno un enorme impatto sulle vendite di Amazon. Ma quelle sono funzioni promozionali che riguardano più gli autori che le marche. E con gli autori si può avere una sorta di relazione tanto personale da accettare di collegarla alla propria identità online.
Ma le marche sono impersonali. E non è da tutti collegarle alla propria espressione personale. Imho.