Franco Bernabè e Gabriele Galateri sono stati ufficialmente nominati al vertice della Telecom Italia. E hanno già tratteggiato alcune idee strategiche. Tra queste, va segnalato l’accenno al personale. Che deve ritrovare motivazione e orgoglio.
E’ un accenno molto saggio. Uno corpo di professionisti gigantesco. Allo sbando da anni tra inversioni di rotta continue, drenaggio di risorse a favore dei soci, vendita degli immobili, incertezze strategiche, trasferimenti da Roma a Milano, voci di cambio del management, risse con le autorità e i competitor, indagini della magistratura. Il personale della Telecom è giustamente il primo pensiero.
Ma per rilanciarne la motivazione e rigenerarne l’orgoglio ci vuole qualcosa di forte. Una grande visione, ben spiegata. E soprattutto una grande visione perseguita con coerenza.
Le telecomunicazioni sono un settore centrale (se non il settore centrale) nell’epoca della conoscenza. Qualunque interpretazione tatticista di questo ruolo storico non può che essere avvertita come un tradimento. Mai come in questo momento, la strategia è un compito concreto. Da leader. Buon lavoro dunque ai nuovi vertici. E ai loro collaboratori.