Tim Berners-Lee, inventore del worldwide web e dunque una delle persone che più hanno contribuito a costruire internet come oggi la conosciamo, si preoccupa per l’accorciamento della prospettiva degli attuali protagonisti della costruzione della rete. Berners-Lee oggi contribuisce alla fissazione di alcuni standard necessari al futuro sviluppo del web e vede ogni giorno realizzarsi una dinamica che considera pericolosa: i fondi per la ricerca di base si riducono, gli investimenti si concentrano sullo sviluppo di idee già affermate, allo scopo di ottenere redditività in tempi brevi, ma riducendo la comprensione della complessa realtà che la rete ha generato. Rendendo quindi meno probabile lo sviluppo di una sufficiente consapevolezza sulle conseguenze di quello che sta succedendo ai nuovi media digitali che nascono su internet.
Difficile non approvare l’appello di Berners-Lee. Il fronte della contrapposizione culturale è preciso: breve termine contro lungo termine. Più la situazione è complessa più è necessario pensare alle grandi prospettive: il breve termine è una trappola. Comprendere questa sempice verità e decidere di conseguenza è la responsabilità degli imprenditori, dei manager e degli investitori finanziari.