Il vero business della musica

Grande pezzo. Da leggere assolutamente. Scrive David Byrne su Wired:

What is called the music business today, however, is not the business
of producing music. At some point it became the business of selling CDs
in plastic cases, and that business will soon be over. But that’s not
bad news for music, and it’s certainly not bad news for musicians.
Indeed, with all the ways to reach an audience, there have never been
more opportunities for artists.

In origine, dice Byrne, la musica era esperienza. Esperienza sociale e memoria. Poi è diventata prodotto. Ora dobbiamo tornare ai fondamentali. Con pragmatismo. Non c’è un modello che vada bene per tutti. Ma tra i molti modelli ci sono gli spazi giusti per tutti. Per andare avanti nella ricerca musicale. In modo che torni ad essere un viaggio nella nostra mente. E, chissà se c’è un biglietto di andata e ritorno.

  • dgiluz |

    Bellissima segnalazione, molto interessanti anche le registrazioni dei suoi ragionamenti insieme al musicista-non musicista.
    http://www.anotherdayonearth.com
    E’ chiaro che il modello di business del mercato discografico è destinato ad una rapida trasformazione.

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