Un dittatore illuminato governa lo sviluppo dei prodotti più attraenti apparsi sul mercato negli ultimi anni. E il caso del sistema di controllo a distanza di ogni singolo iPhone, ammesso da Steve Jobs dopo una serie di indiscrezioni, è solo l’ultimo di una serie che lo dimostra. Il dittatore è illuminato. Ma si prende troppe responsabilità: se è vero che non tutto nei programmi della Apple funziona per il meglio dal punto di vista della sicurezza della gestione dei dati personali degli utenti (anche questo ha ammesso Jobs, osservando che il suo "MobileMe" non è all’altezza degli standard Apple), si può essere certi che il controllo a distanza del quale si è scoperta l’esistenza (e del quale i consumatori non erano stati avvertiti) sia invece sicuro? La storia dimostra che la Apple corregge accuratamente i difetti dei suoi prodotti e tutti confidano che anche questa volta sia così. Ma è chiaro che, soprattutto questa volta, la Apple deve agire molto in fretta e molto bene. Link: Kataweb.it – Blog – Cablogrammi di Massimo Russo » Blog Archive » Apple controlla a distanza gli iPhone e può rimuovere software “indesiderato”. (A proposito: anche il Tg1 ha riportato questa notizia. Usando parole davvero molto, molto simili a quelle della cronaca di Massimo Russo…).
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