La ricerca sul web con Google è basata sull’algoritmo che consente di privilegiare i siti più linkati da altri siti. Ma che cosa succede quando si cercano i libri usando Google? Di certo non vale la stessa logica. E infatti per l’azienda americana questo è un territorio da esplorare.
Ma diventerà relativamente importante anche per gli utenti. Poiché Google sta digitalizzando milioni di libri, e poiché i libri stampati e digitalizzati non si linkano tra loro, come fa a stabilire un ordine di estrazione che risponda agli utenti con la stessa velocità e qualità del classico motore internettiano?
Alexis Madrigal, dell’Atlantic, ha sentito in proposito gli esperti di Google scoprendo che stanno lavorando su criteri di ricerca basati su segnali che non si limitano a vedere quanto un titolo di libro corrisponde alle parole ricercate, ma tengono conto di informazioni sulla frequenza con la quale i diversi titoli vengono cercati, le classifiche di vendita in libreria, il numero di librerie che li tengono sugli scaffali e quante volte sono stati ristampati.
Questo garantisce alla maggior parte degli utenti di trovare quello che cercano, ma il senso è chiaro: stando a queste indicazioni, il motore di Google privilegia i bestseller e non la coda lunga. Va meglio per le maggioranze che per le diversità culturali. Perché in fondo crede all’idea che il libro più rilevante sia il libro più venduto.
Se la logica delle nicchie è ancora importante in rete, il nuovo motore Blekko o qualunque altro sistema che prova altre strade, meno direttamente orientate al mass market, e tiene conto in modo più attento dei diversi punti di vista con i quali si cerca un libro potrebbe avere delle chance.