Pew Internet ha raccolto i dati sulla propensione dei consumatori americani a pagare per i contenuti digitali online (giornali, software, musica, giochi e altro). Il risultato è che il 35% dichiara di non comprare mai nulla in rete. Il restante 65% compra. E quanto? Il 43% compra per meno di 10 dollari al mese. Il 7% compra per più di 100 dollari al mese. La spesa più probabile in media si aggira attorno ai 10 dollari al mese. Un Arpu (fatturato medio per utente) pari a quello che raccolgono in generale i servizi basati soltanto sulla pubblicità, commenta Frédéric Filloux, di MondayNote. Ma si tratta naturalmente di Arpu che hanno un valore totalmente diverso. Perché crescono con logiche diverse e si distribuiscono in modo diverso, perché il settore della pubblicità è molto più concentrato del settore della vendita di contenuti. Quest’ultimo è caratterizzato da aziende che devono competere più duramente tra loro e da un pubblico più esigente. Può essere comprensibile dunque che un nuovo settore come quello delle applicazioni editoriali per tablet parta con la pubblicità e si sviluppi con fatica, all’inizio, con i contenuti a pagamento. Gli ultimi dati forniti dall’Audit Bureau of Circulation sulla vendita di magazine su iPad lo confermano per il mercato americano: negli ultimi mesi gli acquisti sono diminuiti.
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