La Microsoft, secondo un recente dispaccio di Bloomberg, ha promesso un miliardo di dollari alla Nokia nel quadro dell’accordo in virtù del quale il gigante finlandese svilupperà i suoi smartphone con il sistema operativo di Redmond. In compenso, la Nokia pagherà per ogni software Microsoft installato e venduto. Infine, la Microsoft userà le mappe digitali che la Nokia ha acquisito da Navteq per sviluppare servizi a valore aggiunto sui cellulari.
Tutto è talmente sulla carta che il mercato ha finora punito la Nokia, cancellando un quarto del suo valore di Borsa. In effetti, si tratta di una svolta strategica molto forte per la Nokia, mentre è un genere di accordo abbastanza abituale per la Microsoft che spesso sussidia la diffusione delle sue tecnologie per aiutarle a raggiungere una massa critica adeguata a innescare l’effetto-rete.
Insomma: a prima vista, il rischio è tutto dalla parte della Nokia. Ma c’è anche un’opportunità che i finlandesi potevano sottolineare di più presentando l’accordo: aprirsi una strada nel mercato americano che finora le era sfuggito. Pragmaticamente, la Nokia tenta una nuova strada. Ed è proprio della storia della Nokia cambiare profondamente il suo business, quando è il momento. Evidentemente, era il momento.