Ripensare l'intepretazione delle cose. Laura Snyder, storica della scienza. 1833. Samuel Coleridge dice che i ricercatori non possono chiamarsi natural philosophers. William Whewell rispose e allora chiamiamoci scienziati. Era la prima volta che si pronunciava quella parola. Non era chiaro il metodo scientifico. Bacon e Newton avevano puntato sul metodo induttivo: dall'osservazione alla generazione e alle leggi naturali. Ricardo disse che in economia funzionava bene il contrario: partire da verità evidenti e dedurre le leggi economiche. Già. Intanto, si discuteva su quale fosse lo scopo della scienza: si passò in quel periodo dall'idea che fosse una questione che serviva al regno o alle singole persone, a una nuova idea che era il "bene comune". Scrivevano per tutti. E scrivevano in modo che tutti capissero e si interessassero alla scienza. Non era considerata una cosa strana, ma parte integrante del loro lavoro. Quando Darwin scrisse il suo libro fu letto da una larga popolazione. Oggi la scienza è diventata troppo specifica. E anche nelle grandi società occidentali solo una minoranza (meno di un terzo) possono essere considerati scientificamente alfabetizzati.
John Maeda, artista designer tecnologo, ricercatore della semplicità. Come interlappano tecnologia, design e arte? Tecnologia un po' in loop. Design mette insieme forma e contenuto. Da ragazzo facevo fare al computer cose inutili ma che non sapeva fare. E l'arte? La gente dice "non capisco l'arte": significa che sta funzionando. Non è per quanto è vecchia. O per quanto è nuova. Riguarda se è buona. Incrociando queste cose si è passati da gerarchie tradizionali a rete. La leadership tradizionale è molto diversa dalla leadership creativa. Leaders creano improbabili connessioni. Tecnologia=loop. Design=forma+contenuto. Arte=domanda. Leadership=esclamazione. Mettendo insieme tutto questo si ottengono, forse, cambiamenti imprevisti e pensieri di frontiera.
Michael Hansmeyer, architetto programmatore. Liberarci dall'educazione. Come creare qualcosa che è davvero nuovo? Propongo di guardare alla natura. Non copiandola. Ma prendere a presto i processi naturali. Il maggior processo della natura è la divisione delle cellule che diventano due cellule uguali, o diverse. Aggiunge algoritmi a un cubo che piega i lati milioni di volte e ottiene forme ordinate, talvolta, o caotiche, il più delle volte. Forse, gli architetti dovrebbero passare dalla costruzione di oggetti alla definizione di processi.
Ramesh Raskar, fotografo della luce. Meraviglioso. Si può rallentare il passaggio di un raggio di luce e mostrare il suo percorso, per esempio, in una bottiglia. All'Mit hanno fatto una camera che riesce a elaborare il movimento dei fotoni. E analizzare per esempio i raggi in tutte le direzioni tanto da poter vedere dietro l'angolo. È la FemtoPhotography. (By the way: all'Mit hanno fatto un oggetto che si aggiunge a un galaxy per vedere quanto ci vediamo o se abbiamo le cataratte; costa un dollaro).
Boaz Almog, quantum e superconduttività… In un superconduttore gli elettroni non si intralciano, zero elettrica resistenza. In qualche caso un campo magnetico resta all'interno di un superconduttore. È la quantum levitation. O meglio quantum locking. Un oggetto si blocca rispetto a un campo magnetico. (Il materiale per l'esperimento è restato bloccato alla dogana dell'Uk per due giorni…).
Keith Chen, il linguaggio ha delle implicazioni sul modo di pensare il futuro. Il paper è stato peer reviewed non ancora pubblicato. Ha già generato molta discussione. Perché diversi paesi con istituzioni molto simili possono avere risultati economici tanto diversi? L'ipotesi è che dipenda dal linguaggio. Per esempio se si prende il tasso di risparmio dei paesi Oecd, che hanno istituzioni simili, ci sono comportamenti molto diversi. Se dici zio in inglese hai finito, se lo dici in cinese dici anche se è zio materno paterno acquisito naturale più vecchio o più giovane del fratello coinvolto ecc. Obbligatorio contenere tutta questa informazione nella parola zio. Ma se dice piove lo dice nello stesso modo per ieri, oggi, domani. Il linguaggio contiene una informazione sul modo in cui tiene conto del tempo. Nei linguaggi futurizzati il futuro è diverso dal presente. L'ipotesi è che se il futuro è molto diverso dal presente sarà più difficile risparmiare, se è molto simile al presente sarà più facile risparmiare. E i dati confermano. Ma i paesi sono diversi non solo per il linguaggio. Prendendo i dati più analitici possibili si scopre che le lingue futurizzate hanno anche l'effetto sui risparmi rovesciati del fumo, obesità e uso di condom (studiati per aids).
Hannah Brock meravigliosa musica strumentale cinese.
(Nel frattempo il discorso di Jane McGonigal che si era interrotto la mattina è stato completato all'inizio della sessione. Ma si è scoperto che la registrazione della prima parte non era riuscita. Quindi alla fine di questa sessione rifanno l'inizio, così lo montano insieme alla conclusione che era stata detta prima… TED è sempre più about il video che ne viene fuori…; ma perché non rifare tutto il discorso intero di nuovo? sono 15 minuti…)