Oggi a Roma la presentazione dell'edizione 2013 del Premio Marzotto per le idee di impresa innovativa nella sede del Luiss EnLabs. Ci sono anche quest'anno oltre 800mila euro in palio. La novità è la definizione di una relazione più intensa con una decina di incubatori e acceleratori di imprese in tutta Italia: oltre ai premi tradizionali, infatti, quest'anno ci sarà una categoria di imprese il cui riconoscimento sarà quello di entrare in un acceleratore. Questo aggiunge al finanziamento anche i molti servizi di accompagnamento che questi luoghi delle startup offrono ai team dotati di una buona idea per crescere sul serio come imprenditori.
È vero che i soldi scarseggiano sempre per l'investimento in innovazione. Ma è anche vero, come hanno detto tutti i relatori, ciascuno a modo suo in base alla sua esperienza, che quello che occorre è un'accelerazione della trasformazione culturale. È necessaria a livello di paese. Ed è necessaria per ogni singola startup. I fondatori partono portandosi dentro le loro capacità e competenze; di solito mancano non solo di soldi ma anche di esperienza imprenditoriale. E gli acceleratori servono a questo.
Il Premio Marzotto è partito con spirito molto concreto tre anni fa. Ma quest'anno si definisce con precisione ancora maggiore, allontanandosi dall'immagine tipica del cerimoniale premiante, per cercare di giocare un ruolo originale nell'ecosistema dell'innovazione, connettendo concretamente idee, imprese, acceleratori, mercato e attenzione mediatica.