Padova Nòva. Partecipa ai Tavoli della Ragione

Open innovation. Lo scambio di esperienze, conoscenze, strumenti, tra chi esplora le possibilità di innovare. È chiaro che le intuizioni, i sogni, i progetti di chiunque speri di poter impostare una strategia per arrivare a risultati innovativi, per costruire un’impresa o comunque per superare il limite del possibile, restano quasi sempre riservate: ma il fatto è che la strada maestra dell’innovazione non è quella di reinventare sempre tutto da capo, ma di ricombinare in modo mai visto prima molte soluzioni già acquisite, arricchite casomai con qualcosa di nuovo. La ricombinazione implica la conoscenza di ciò che esiste alle frontiere della conoscenza e della tecnica. E per conoscere ciò che può costituire il materiale per realizzare l’innovazione occorre parlare e scambiare informazioni con gli altri innovatori. L’open innovation diventa così un sistema di format che favoriscono questo scambio e questa comunicazione, senza mettere a rischio ciò che deve restare segreto, ma offrendo ai partecipanti l’accesso al materiale che può essere ricombinato per realizzare la visione di ciascuno. Questi format devono trovare il modo di fare usare ai partecipanti un linguaggio comune, un comune background di conoscenze, una pratica per lo scambio di informazioni. A Padova Nòva si tenta esattamente questo: come ha detto Rosario Rizzuto, rettore dell’università di Padova, è un primo esperimento. Si parla dei temi scientifici che si sviluppano in relazione a fenomeni che ci stanno cambiando la vita: come il cambiamento climatico del quale si parla nel paginone di questo Nòva. Si cercano gli esempi di divulgazione più efficaci con la mostra del documentario scientifico. E si discute costruttivamente ai Tavoli della Ragione: una piattaforma già aperta per lanciare idee, un appuntamento a Padova per prendere decisioni. Che saranno raccolte su Nòva la domenica successiva. Tutto su: nova.ilsole24ore.com/oid.
Articolo pubblicato su Nòva il 25 settembre 2016