Salvatore Iaconesi e Oriana Persico stanno lavorando con gli studenti dell'ISIA a Firenze. Una vicenda straordinaria. Che cominciano a raccontare qui, ospiti di questo blog: ne sono orgoglioso. Il racconto continuerà domenica prossima su Nòva.
Crisis and Transformation of the Education system: the Near Future of Education in Florence
What happens during a crisis? Transformation.
Necessary change.
This is what is happening in ISIA, Florence's school of design, where the students are leading a disruptive effort to co-create their own future of education.
When faced with semi-bankruptcy originating from the financial cuts, and with the certainty of being thrown out from the buildings in which they reside because of the lack of government funds to pay for the rent, the teachers and students at ISIA Florence started a protest. Flash mobs, social network campaign and city interventions were enacted to protest against the probable closure of the school.
Soon enough it was clear that this was only the latest of a never ending series of states of emergency, and that dedicating all this effort towards resolving one problem, would not change anything for the future, that would still be characterized by a sequence of emergencies, one after the other.
A decision was taken.
Starting from the Near Future Design course, and quickly spreading to the whole school, we decided to reinvent our reality with the most our powerful tool: the Design. We started building the Near Future Design of Education, to push a bit further people's perception of what is possible, and using this shift to enact a performance, in which the design actually comes to life.
The students are now in a constituent phase, in which they will unite into a Foundation – or other form of legal organization –, organized using Holacratic models. This new organism will enact the design, by changing the rules of the game. Stepping away from protest mode, and moving into the making mode by changing roles: from subjects begging their rulers to receive hearings and a few coins to survive, to partners, co-creators of the future of the education system.
From the point of view of the course, the story will have a peculiar twist. At the end of each academic year it is common practice for the students to produce a publication featuring their Near Future Designs and the methodologies and techniques used to conceive and implement them.
This year's publication will assume a very distinctive form: a series of European projects – which will be actually presented – and a open toolkit (made from software, tools, information and opportunities for interaction and interconnection), to make the process replicable and scalable.
The story has just begun, and you will be able to follow and take active part in it on the physical and digital pages of Nòva24, on Il Sole24Ore, and on the many forms of presence which this wonderful group of students will be maintaining on social networks and in cities.
The future does not exist: it is a performance, which we enact with every single one of our decisions.
Crisi e Trasformazione del Sistema Educativo: il Near Future della Scuola a Firenze
Cosa ha luogo durante una crisi? La Trasformazione.
La trasformazione necessaria.
Questo è ciò che sta accadendo ad ISIA, l'Istituto di Alta Formazione di design di Firenze, dove gli studenti stanno conducendo un tentativo dirompente per co-creare il futuro del sistema educativo.
Messi davanti ad una possibile bancarotta dovuta ai tagli finanziari, e alla certezza di essere sfrattati dagli edifici che li ospitano a causa della supposta mancanza di fondi ministeriali per coprire i costi dell'affitto, il corpo accademico e gli studenti di ISIA Firenze hanno iniziato la protesta. Flash mob, campagne sui social network e interventi sulla città sono stati gli strumenti messi in atto per contrastare la probabile chiusura dell'istituto.
Solo per rendersi conto che questa sarebbe stata solo l'ennesima istanza dello stato di emergenza continua, e che dedicare tutte queste energie alla risoluzione del singolo problema non avrebbe portato granché pro-futuro, che sarebbe stato caratterizzato da una sequenza infinita di emergenze successive, una dopo l'altra.
Era l'ora di prendere una decisione.
A cominciare dal corso di Near Future Design, e dilagando rapidamente al resto della scuola, abbiamo deciso di reinventare il nostro reale, usando lo strumento più potente che abbiamo: il Progetto. Abbiamo cominciato a progettare il Near Future del sistema educativo, per spingere un po' oltre la percezione del possibile, e per utilizzare questo spostamento per mettere in scena una performance in cui il progetto prende vita e diventa realtà.
Gli studenti sono in fase costituente, che li porterà a creare una Fondazione – o altra forma di personalità giuridica –, organizzata secondo principi Olocratici. Questo nuovo organismo porterà in vita il progetto, cambiando al contempo le regole del gioco. Prendendo le distanze dalla modalità della protesta, per giungere alla possibilità di fare accadere le cose, cambiando i ruoli: da sudditi che elemosinano i regnanti per ricevere udienza e i pochi spiccioli necessari per sopravvivere, a partner e co-creatori del futuro del sistema educativo.
Dal punto di vista del corso, questa storia avrà un risvolto insolito. È usanza, alla fine di ogni anno accademico, che gli studenti raccolgano in una pubblicazione i progetti di Near Future Design e le tecniche e metodologie impiegate nella loro creazione.
La pubblicazione di quest'anno assumerà una forma molto particolare: una serie di progetti Europei – che verranno effettivamente presentati – e un open toolkit (fatto di software, strumenti, informazioni e opportunità di interazione ed interconnessione), sì da rendere il processo replicabile e scalabile.
Questa storia è appena iniziata, e potrete seguirla e prendervi parte attiva dalle pagine fisiche e digitali di Nòva24, su Il Sole24Ore, ed attraverso le molte forme di presenza sui social network e nelle città che verranno curate da questo incredibile gruppo di studenti.
Il futuro non esiste: è una performance, cui prendiamo parte con ogni singola decisione che prendiamo.