Mentre Google decideva di prendersi cura della divisione telefoni cellulari della Motorola, dichiarando che l'avrebbe lasciata molto autonoma, Hp stava decidendo di ridurre l'impegno in alcune delle attività che ha acquisito nei tempi recenti: Compaq (+Digital) e Palm. E ha acquistato Autonomy. L'impatto di queste novità è destinato a durare. Non solo nelle aziende coinvolte, ma anche nell'intero ecosistema digitale.
Sarebbe peraltro interessante comprendere come si può innovare il sistema delle acquisizioni. Di solito vengono annunciate come un successo. E fanno apparire l'azienda acquirente molto più grande e forte. Il lato dell'indebitamento, o la diluizione del capitale, o la riduzione di liquidità, i licenziamenti che comportano sono sempre sottovalutate: si suppone che il management acquirente abbia fatto i suoi conti, ci si concentra sul breve termine, si dimentica il lungo termine.
La distruzione di valore che può accadere con un'acquisizione è gigantesca e relativamente immediata: gente demotivata, doppi incarichi, punti interrogativi che aleggiano sul capo di molti, un potenziale disamoramento per il progetto che si seguiva e che potrebbe essere messo drasticamente in discussione… La creazione di valore invece è tutta da costruire, con grande attenzione e con rara competenza. In ogni caso le famose sinergie che di solito si citano per soddisfare gli analisti finanziari, in realtà sono spesso licenziamenti e dismissioni.
La Cisco è cresciuta storicamente molto per acquisizioni, ma ha quasi sempre acquisito piccole aziende per integrare le loro tecnologie e talvolta per assumerne i manager o tecnici. Quando ha fatto diversamente non è sempre risultata vincente. Apple ha fatto quasi sempre altrettanto. E Google finora si era attenuta a una regola molto misurata nelle acquisizioni. La Microsoft le sta facendo grosse (ultima quella di Skype) soprattutto da quando è meno forte.
Le grandi operazioni, quelle che riguardano integrazioni tra giganti, sono quasi sempre più complicate di quello che sembrano all'inizio. Imho.