La diversità è feconda di innovazione. L’omogeneità è casomai capace di generare efficienza. Perché l’innovazione è la capacità di combinare diversi elementi della conoscenza in modo nuovo. E’ il pensiero di Susanne Justesen che ha studiato la materia e ha fondato la Innoversity per svilupparla al servizio di aziende che vogliono acceleare la loro innovatività. Se n’è parlato ieri a Innovaction.
Questo pensiero può servire anche alla politica di sviluppo locale. Sapendo che la diversità non garantisce l’innovazione come l’omogeneità non garantisce l’efficienza. Si tratta di precondizioni favorevoli. Ma la diversità deve sviluppare le sue potenzialità in un quadro di regole condivise. Come l’omogeneità deve essere intesa nei termini di specializzazione e competenza.
Ma un fatto è certo. Questo tipo di pensiero nasce dai presupposti giusti: l’ecosistema dell’innovazione è tanto più forte quanto più ricca è l’infodiversità. Una monocultura informativa tende a frenare l’innovazione e a privilegiare le relazioni di potere, la paura, l’avversione al rischio.