Thomas Ricker descrive su Engadget che è uscita una versione facile da usare del software che consente di aprire un iPhone e usarlo con qualunque sim Gsm. E’ l’ennesimo colpo contro una forma di lock-in artificiale nel vasto mondo che ruota intorno a internet. (Un fenomeno variegato e difficile da studiare in tutte le sue implicazioni, che va dalla difesa dei diritti d’autore ai brevetti, dagli attacchi contro la network neutrality alle conseguenze sul mercato del software della dominanza di Windows nei sistemi operativi per pc).
La categoria dei lock-in è fondamentale per descrivere una condizione di mercato nella quale i clienti sono in qualche modo "ostaggi" del fornitore. In molti casi, legalmente o illegalmente, internet tende a mettere in discussione ogni forma di lock-in. Nel caso dell’iPhone, peraltro, Apple aveva scelto di vendere l’iPhone in modo che fosse utilizzabile solo con le sim della At&t. Non è perfettamente chiaro perché (forse per comodità nella relazione con un nuovo mercato). Ma è invece chiaro – mi pare – che se gli iPhone si riescono facilmente a sbloccare per usarli con la sim di qualunque compagnia telefonica, non obbligando chi vuole l’iPhone ad abbonarsi solo all’At&t, il numero dei potenziali compratori di iPhone dovrebbe aumentare.
Forse quel lock-in era più funzionale alla At&t che alla Apple. (E chissà se la Apple dovrà rimborsare qualcosa alla At&t). Ma è anche vero che la stessa storia di iPod-iTunes è costellata di lock-in tecnici che si possono far saltare. E questo non rallenta le vendite di iPod (casomai mette in difficoltà iTunes con le major della musica). Insomma: la Apple si è posizionata in modo da guadagnare sia nel caso che il lock-in tenga, sia che non tenga. E’ forse un dettaglio di una strategia emersa casualmente, oppure il centro di un’idea sofisticatissima.
Il resto del mondo delle aziende vive di terrore che il lock-in venga superato. Mentre i consumatori non vedono l’ora di potersene disfare. Magari per poi scegliere – senza obblighi – di restare fedeli a un marchio.