Non occorre che un’azienda sia grossa perché sia grande. Un’azienda è grande se conquista una riconosciuta leadership culturale nel suo mondo. E se la mantiene nel tempo, innovando e investendo per esplorare territori sconosciuti.
Expert System è una grande azienda con un fatturato da 20 milioni di euro. Conquistati uno a uno nel sofisticatissimo mondo della semantica al servizio del “cognitive computing”. Si tratta di una dimensione dell’informatica che tratta problemi complessi, definiti in modo ambiguo, sulla base di dati destrutturati. Una dimensione concreta e affascinante dell’intelligenza artificiale che assomiglia molto alla gran parte dei problemi che si pongono gli umani.
Expert System è nata nel 1989 in un ufficio di Modena da un gruppo di informatici che di giorno programmavano per i clienti e di notte realizzavano il loro prodotto originario: un grafo che descrive tutta la lingua italiana e il senso delle parole nei diversi contesti. Da quel nucleo la Expert System ha costruito un motore semantico che comprende il significato dei testi e che oggi serve a molte applicazioni accomunate dall’esigenza di gestire la conoscenza sulla base di informazioni disorganizzate. Partita come una “startup all’italiana” -senza investimenti finanziari ma piena di capitale umano – la Expert System è riuscita a quotarsi in borsa nel 2014, a crescere e fatturare negli Stati Uniti, Spagna, Italia e altrove. Senza perdere l’equilibrio.
E l’annuncio di questa settimana ha dimostrato la sua leadership: ha acquisito la Temis, azienda francese che fa cose analoghe su mercati diversi e che consente all’azienda modenese di quasi raddoppiare il fatturato, appunto, a una ventina di milioni e svilupparsi in Francia, Germania, Svizzera, Canada, oltre che in verticali come la farmaceutica. Un’operazione amichevole. Resa possibile dalla qualità umana e tecnica dell’azienda modenese.
La cui leadership non si conta e non si pesa: semplicemente si vede.
Articolo pubblicato su Nòva il 31 maggio 2015