Articolo pubblicato sul Sole 24 Ore l’8 novembre 2024
Alla Brembo, l’intelligenza artificiale ha una lunga storia e si è fatta strada a diversi livelli: dall’automazione alla ricerca, suggerendo addirittura una forma di espansione del modello di business dell’azienda, tradizionalmente specialista dei sistemi frenanti per auto e moto. L’accelerazione non è guidata soltanto dai modelli generativi. Del resto, il team Data Science & AI alla Brembo è stato costituito già nel 2016.
Certo, il più recente annuncio riguarda proprio l’intelligenza artificiale generativa. La tecnologia viene oggi usata per accorciare i tempi di sviluppo di nuove formule per comporre i materiali per le pastiglie frenanti: attività che richievevano giorni di lavoro ora si svolgono in pochi minuti. Per questo progetto, Brembo utilizza Azure OpenAI di Microsoft applicata alle basi di dati accumulate in azienda. La soluzione – chiamata Alchemix – consente di esplorare percorsi di ricerca e sviluppo non convenzionali, identifica rapidamente eventuali errori, migliora le ricette dei materiali frenanti e accelera il time-to-market.
Sempre con l’intelligenza artificiale generativa è stato realizzato “Claims Hunter”. Il problema era quello di trovare, classificare e gestire le tracce nascoste nel web di possibili malfunzionamenti di un prodotto. Con l’AI generativa, Brembo crea grandi quantità di dati sintetici per simulare diverse condizioni di utilizzo dalle quali possono emergere possibili difetti allo scopo di migliorare continuamente il prodotto e prevenire eventuali critiche.
«L’adozione dell’intelligenza artificiale per Brembo è strategica» dice Mauro Madaschi, Chief Transformation Officer di Brembo: «È un percorso iniziato quasi dieci anni fa e accelerato negli ultimi quattro che tocca sia i processi, sia i prodotti. Per i prodotti, in particolare, l’AI è la chiave per l’integrazione delle tecnologie del veicolo. Prima della digitalizzazione, l’auto era uno straordinario mezzo meccanico in cui ogni componente aveva una funzione a sé stante. Oggi il veicolo è un ecosistema in cui c’è un continuo dialogo tra le sue tecnologie chiave».
Iniziata, appunto, nel 2016, l’esperienza di Brembo con l’intelligenza artificiale si è sviluppata sulla scorta di un lavoro integrato di data scientist, ingegneri dell’AI, sviluppatori ed esperti di dominio, che lavorano tra il quartier generale del Kilometro Rosso vicino a Bergamo, il centro di eccellenza Brembo Inspiration Lab in Silicon Valley e il sito di Nanchino, in Cina. Il Brembo Inspiration Lab, in particolare, aperto nel 2021, in partnership con università come Berkeley, è concentrato sulla ricerca applicata per intelligenza artificiale e Smart Connected Vehicle. Nel 2022, poi, Brembo ha lanciato Brembo Ventures, unità di corporate venture capital: l’ultimo investimento è stato nel 2024 in Spoke, specializzata in tecnologie di comunicazione digitale tra veicoli ed ecosistema stradale.
Nel 2023, infine, è nata Brembo Solutions che, sulla base dell’esperienza industriale dell’azienda, propone servizi ad altre imprese, soprattutto in settori diversi dall’automotive, come il tessile, l’alimentare e la grande distribuzione. Da una soluzione con AI e sistemi di visione della Brembo per individuare eventuali difetti nei dischi freno, per esempio, è nata Tailor Mate: serve a un’azienda della moda per verificare la qualità dei tessuti e individuare in fase di produzione eventuali difetti.