Il telefono, la voce di chi?

La Pudding Media introduce un servizio che offre telefonate in cambio di spot pubblicitari. E sceglie gli spot da inviare in base ai temi dei quali le persone parlano al telefono. Lo segnala Louise Story sull’International Herald Tribune. Questo significa che il suo sistema comprende l’argomento delle chiamate e manda messaggi pubblicitari collegati. Un po’ come fa Google con i link sponsorizzati nelle sue pagine.

Il senso della privacy è sempre più chiaramente in discussione. Scott McNealy è da tempo convinto che in rete la privacy non esista più. Stefano Rodotà non rinuncia a sostenerne la qualità di diritto fondamentale. I servizi come Google  si dichiarano disponibili a ogni sforzo per  garantire la privacy. Ma è chiaro che l’argomento diventa sempre più complesso.