Scienza e politica

“When science is politicized, it is worse than wrong. It is dangerous — dangerous for our democracy.”  Parola di Hillary Clinton – per ora sicura di vincere contro i suoi avversari democratici e contro un qualunque candidato repubblicano – ma certamente meno tranquilla nel caso di un’entrata in campo di Al Gore (si dice, dopo che avrà vinto il Nobel). via New York Times.

Un percorso laterale di pensiero mi porta a immaginare possibile che una battaglia ideologica fondamentale si stia per combattere tra i politici che si vorranno appropriare del terreno della scienza. Speriamo che intanto la scienza si tenga alla larga dalla politica.

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  • Marco |

    Quanto al Nobel a Gore, se lo hanno dato a Rigoberta Menchu e a quell’altra che dice che l’AIDS è un complotto… tenetevelo.

  • Marco |

    Cos’è la scienza politicizzata ? E’ politicizzazione quando il governo non accetta di fare secondo la mia interpretazione dei dati ? O magari mi nega i fondi perchè ritiene che non sia moralmente giusto fare certe cose ? Attenzione, è una strada scivolosa. Facciamo un test: il rifiuto degli OGM cos’è ? In cosa differisce dal rifiuto dei finanziamenti alle staminali embrionali ?

  • Davide Tarasconi |

    Luca, purtroppo, per come la vedo io, questa “politicizzazione” della scienza è già avvenuta e procede a grandi passi.
    I cambiamenti climatici che negli ultimi anni hanno portato a catastrofi umanitarie (da discutere poi quanto sia colpa del clima e quanto dell’uomo) portano l’argomento sull’agenda politica, sotto il nome di “sicurezza nazionale”.
    Come il terrorismo.
    Ed il gioco è fatto.
    Con tutto ciò che ne consegue, ovvero che si voglia risolvere il problema nelle sue manifestazioni, senza pensare alle radici – tipico attegiamento politico, che con la scienza non ha nulla a che vedere.

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