Telecom Italia e la sua rete

La notizia data da Antonella Olivieri sul Sole 24 Ore è questa: il comitato strategico di Telecom Italia si è trovato oggi per studiare il nuovo piano industriale e inevitabilmente ha parlato dello scorporo della rete. Come e quanto scorporare la rete? Solo l’ultimo miglio? Quello di rame che secondo Antonella ha davanti a se una decina d’anni di vita e poi sarà sostituito? Pare che oggi costi 600 milioni all’anno in manutenzione, che abbia un valore di libro di 5-6 miliardi e che possa avere un valore commerciale di 13 miliardi. Una cifra enorme per una infrastruttura destinata a durare poco e che comunque costa molto tenere in piedi: che porterebbe probabilmente l’acquirente a dover far pagare parecchio per il diritto di passaggio senza avere moltissime risorse per gli investimenti. Non capisco. Se si vendesse tutta la rete, il costo per l’acquirente sarebbe 25-30 miliardi (più dell’intera capitalizzazione di borsa della Telecom Italia): ma l’acquirente avrebbe un modello di business e un Ebidta da 4-5 miliardi cui la Telecom Italia non vuole rinuciare. Anche se con quella cifra si ripagherebbe dei debiti e ricomincerebbe a ragionare come un’azienda libera di inventarsi un futuro. Mi pare che se l’affare lo devono fare in due, la Telecom Italia debba mettere in campo l’ipotesi di rinunciare a qualcosa. Ma evidentemente non capisco.

  • GianMi |

    @Gianfranco: secondo me, e l’ho scritto più volte, con i politici che ci sono in giro è andata esattamente come doveva andare. Rallentare lo sviluppo di internet avrebbe ritardato il drenaggio di audience dalla tv e le conseguenti perdite. Che questa paura sia più immaginaria che reale poco conta, visto che a motivare le azioni umane non sempre (a essere ottimisti) è la ragione.

  • Piero |

    Luca, il tuo ragionamento non fa una grinza. Il problema è la valutazione degli assets di TI che è chiaramente irrealistica, stando ai numeri che citi . Pensa ad esempio all’impatto che potrebbe avere il WiMAX nello scaridinare i modelli di valorizzazione dei network di telecomunicazioni tradizionali… altro che local loop…

  • Gianfranco |

    E pensare che la rete l’abbiamo pagata noi cittadini. Chi ha privatizzato Telecom avrebbe dovuto scorporare la rete in quel momento. In questo modo oltre a drogare il mercato ha ritardato lo sviluppo della nazione. Certo con i politici che ci sono in giro ci poteva andare peggio.

  • Marco |

    Non è che non capisci, Luca, e che tutto il ragionamento sullo scorporo della rete che sarebbe bellissimo per Telecom Italia non sta in piedi perchè basta andarsi a vedere da dove vengono i profitti e la posizione competitiva di TI. L’azienda è sopraorganico, con costi esagerati, produttività bassa. Vuoi pure che si suicidino mollando la loro polizza sulla vita ? E poi chi se la compra la Rete ? Lo Stato ? Ah, ecco.

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