Facebook, MySpace, Mixi. Giappone docet

Facebook e MySpace quasi non esistono in Giappone. Un’analisi pubblicata da Techcrunch ipotizza i motivi. Il primo è molto interessante. I social network sono contemporaneamente sistemi per esprimersi e comunicare. Per esprimersi, le persone possono scegliere di scherzare, dire cose molto serie, fare ricerca, fare finta di essere persone diverse da quelle che sono, usare nomi falsi e giocare. Per comunicare, invece, tendono a volere strumenti dei quali si possono fidare. Nei quali trovare proprio le persone che cercano davvero. Magari quelle che conoscono sul serio. Senza spam. E in Giappone comunicare è una cosa molto seria, per cui occorre ancora più fiducia e attenzione. La contraddizione sui social network americani è evidente. Su quello giapponese, Mixi, è invece risolta. E Mixi vince. Link: Taking social networks abroad – Why MySpace and Facebook are failing in Japan.

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  • Giovanni Romito |

    Caro Luca
    Credo che si tratti solo indirettamente di un problema culturale, ma che si sia sbagliata, piuttosto, la strategia di entrata nel mercato. Facebook, ad esempio, ha scelto un approccio sperimentale ma troppo poco tarato sulla cultura locale. Credo, per dirla in soldoni, che abbiano preso il sistema occidentale e lo abbiano piazzato in Giappone paro paro.
    Non capisco effettivamente il perchè di questo gap strategico (forse mancanza di risorse), ma uno studio più attento del mercato e delle caratteristiche dell’utente giapponese avrebbe certamente dato risultati diversi.
    Come scrivi tu, Mixi ha risolto determinate contraddizioni sulle quali è inutile dilungarsi. Non credi che Facebook avrebbe potuto, volendolo, fare lo stesso?
    il sussista, anzi, la predilezione nipponica per la comunità potrebbe essere un punto di forza del social network.
    Piuttosto direi che Mixi è arrivato prima e meglio e gli utenti (qui può entrare un problema culturale) non hanno alcun motivo per spostarsi su un concorrente straniero che non conoscono e non possono utilizzare al meglio (vedi il problema delle traduzioni e dell’ottimizazione per portatili)

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