Zeega insegna

Zeega ha ricevuto nei giorni scorsi 420mila dollari di finanziamento dalla Knight Foundation che sostiene le iniziative innovative per l’informazione pubblica. Nel team di Zeega c’è anche Daniele Ledda, designer e art director cosmopolita con uno studio a Milano. Ledda, come quasi tutta la squadra, è tra i co-fondatori del metaLab di Harvard, diretto da Jeffrey Schnapp, che in Italia ha progettato i due tunnel di Trento divenuti museo di storia. Nella squadra di Zeega ci sono artisti, programmatori, architetti, scienziati del management.

Zeega è una piattaforma open source in html5 che consente di creare documentari interattivi con la collaborazione di molte persone che lavorano anche a distanza. Con il finanziamento della Knight, Zeega svilupperà il prototipo sperimentale per renderlo funzionante sul web, sui tablet e sui telefonini; inoltre, lancerà alcuni progetti di produzione di documentari interattivi prodotti insieme a organizzazioni giornalistiche di tutto il mondo.

Leggere i vincitori dei finanziamenti della Knight è istruttivo. Si scoprono alcune tra le idee più avanzate che si stanno sviluppando alla frontiera del giornalismo digitale. In generale si vede che vengono premiate le iniziative che aumentano le opportunità a disposizione dei cittadini che intendono contribuire all’informazione pubblica e, nello stesso tempo, i progetti che servono a migliorare le tecnologie per filtrare la valanga di informazioni che i cittadini e i professionisti dell’informazione pubblicano attraverso le piattaforme digitali. 

Alla frontiera dell’innovazione si ridefiniscono antichi confini: cultura tecnica e umanistica, profit e non profit, pubblico e professionisti. È una stagione generativa; difficile per l’editoria tradizionale, ma che suggerisce a quest’ultima di prestare attenzione. Perché la storia troverà una nuova sintesi. E sarà meglio aver contribuito a scriverla piuttosto che essersi limitati a leggerne.

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