Scuola di riflessione

Una quantità sorprendente di persone che lavorano per la scuola italiana si è riunita alla fiera di Bergamo, giovedì scorso, per discutere della didattica più adeguata nel contesto della società digitale. Una società nella quale i ragazzi sono abituati a essere sempre connessi, nella quale l’informazione circola tra pari più spesso che tra autorità e discenti, nella quale le piattaforme che servono a comunicare foto, video, “like” e brevi testi diventano il luogo della socializzazione. Agli Stati Generali della Scuola digitale, organizzati dal Comune di Bergamo, dall’Ufficio scolastico per la Lombardia, da Impara Digitale e dalla Fondazione Tim, gli esperti, gli operatori e i docenti hanno raccolto esperienze e formulato proposte. Nella consapevolezza che la dimensione digitale non è il futuro ma il presente e che la tecnologia non è una soluzione didattica, non è una strategia della scuola, non è l’obiettivo della policy, ma una parte della realtà in sviluppo, densa di opportunità culturali, che una scuola modernizzata potrà cogliere. Una scuola che sa che la sua struttura, fatta di aule, cortili, wifi e tutto il resto, è una piattaforma, che non è condannata all’obsolescenza, ma può candidarsi a successi importanti: perché le piattaforme attuali, un po’ troppo concentrate sulla comunicazione facile, dedicano poca attenzione progettuale alla qualità del messaggio, alla verifica dei contenuti, all’alimento della relazione civica tra le persone. C’è un bisogno emergente di una sorta di “dieta mediatica” che riconduca a un equilibrio le pratiche informative delle persone. La scuola è la candidata ideale a svolgere il ruolo di guida in questo passaggio storico. Per la qualità della vita, delle relazioni, della conoscenza. Una didattica per competenze è anche questo. E il curriculum mapping di Impara Digitale e Fondazione Tim che serve a supportare i programmi di lavoro scolastico in questo nuovo contesto dimostra che le piattaforme innovative possono essere realizzate anche in Italia.
Articolo uscito su Nòva il 29 maggio 2016