Ieri abbiamo scritto sul Sole 24 Ore che “TikTok raccoglieva clandestinamente dati sugli utilizzatori“ secondo un’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal.
Oggi TikTok ha fatto mandare una precisazione – firmata da un portavoce di TikTok il cui nome non è precisato, inviata da una senior account manager di Bcw – che comunque volentieri pubblichiamo:
“Come sottolinea il Wall Street Journal, l’app TikTok non differisce rispetto alle altre applicazioni per quanto riguarda il quantitativo di dati raccolti; tuttavia, le affermazioni all’interno dell’articolo travisano le nostre intenzioni riguardo all’uso della crittografia. La crittografia è una modalità comune per prevenire comportamenti dannosi legati ad attività fraudolenta. L’attuale versione di TikTok non traccia indirizzi identificativi MAC e, come gli altri player del settore, aggiorniamo costantemente la nostra applicazione per affrontare le nuove sfide in ambito sicurezza. Incoraggiamo i nostri utenti a scaricare la versione più recente di TikTok”.
Pubblichiamo volentieri questa precisazione che non fa altro che confermare quanto scritto dal Wall Street Journal per ciò che attiene l’ultima versione di TikTok. Ma che non dice nulla sulle precedenti versioni di TikTok e non smentisce che raccogliessero Mac address. Il Wall Street Journal aveva scritto che la versione di TikTok che si downloadava fino a novembre 2019 faceva una raccolta clandestina di Mac address. E aveva già detto che la nuova versione non aveva più questa funzione.
In tutti i casi, su un fatto sono tutti d’accordo: meglio scaricare l’ultima versione di TikTok.