Jeff Jarvis commenta un nuovo punto di frizione emerso tra l'editoria tradizionale e i social media: la differenza tra i prodotti compiuti e il processo di costruzione delle notizie basato sulla filosofia della versione beta. Dalla televisione viene una lezione: la generazione di un frame interpretativo assomiglia alla preparazione dello script di una fiction, al di là della sua capacità di corrispondere alla realtà. Anche in ragione di questa lezione, il contesto culturale attuale non aiuta a distinguere le storie costruite da quelle che derivano da una ricerca aperta dei fatti. I media sociali possono sviluppare degli anticorpi? Può darsi, ma occorre una discussione sul metodo e sul senso di quello che il pubblico attivo sta generando. Gli editori tradizionali possono rivitalizzare i loro giornali? Può darsi, ma occorre una riflessione sul metodo e il senso di quello che le loro redazioni sono chiamate a realizzare. L'interazione tra media sociali e tradizionali può portare a una dinamica progressiva? Soprattutto se quelle riflessioni porteranno alla consapevole collaborazione tra le due dimensioni mediatiche.
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