Francamente: civiltà e pirateria

Si diceva che Sarkozy vuole "civilizzare internet" reprimendo la cosiddetta "pirateria" in rete. La scelta delle parole appare vagamente ambiziosa. Non si vede come il piano approvato dal presidente francese che prevede un controllo capillare di quello che fanno online i cittadini francesi possa funzionare senza un’escalation di "intercettazioni" che non può che mettere a rischio alcune libertà fondamentali. E comunque, quando i "civilizzatori" non ascoltano le ragioni dei "civilizzandi" non sempre riescono nel loro intento. Un post di Francesco offre una serie di link interessanti. Altri commenti via BlogBabel: Panktalk,
Dvdba, Studiolablog.


  • TheBitStreamer |

    Paghiamo già la SIAE per qualunque unità di memoria acquistiamo. Cosa vogliono di più? Invece di chiedere più soldi perché non tagliano i costi non dando più una fortuna ai vari cantanti?

  • pank |

    mah
    sospetto, francamente, che non ci sia modo alcuno di realizzare i propositi di Sarkozy, a parte le sanzioni che si possono adottare contro chi venisse scoperto, e sappiamo tutti quanto è difficile che questo accada con mezzi “normali”. Detto questo e fatti salvi tutti i peggiori sviluppi possibili, ritengo che si tratti di un modo come un altro per fare la “faccia brutta” ai pirati. Una guerra persa in partenza, probabilmente. A meno che non si tratti di un elemento che fa parte di una strategia più globale di limitazione della libertà su internet.

  • Claudio |

    Io sono uno di quelli che non si scandalizza troppo. Se parliamo del fatto che gli ISP fanno pagare gli abbonamenti per connettersi alla rete, allora perchè non dovrebbero garantire i rightholders da chi grazie a quell’accesso (pagato) scarica di tutto e di più?
    Se le compagnie decidono che non è giusto corrispondere una quota parte ai rightholders (il problema nasce da qui) allora chiudessero i rubinetti a chi scarica. L’industria dell’entertainment francese sta mettendo un piede nel rapporto tra gli ISP e gli utenti, a mio avviso nel modo corretto. Non è la repressione il punto, la repressione è solo l’effetto, la causa è il mancato riconoscimento della responsabilità da parte degli ISP. Un pò nella question devono entrarci. non possono essere soltanto il “mezzo”.

  • Salvatore Dimaggio |

    Sono innumerevoli i casi di tentativo di controllo sul web da una parte e reazioni scandalizzate dall’altra…mi sembra un po’ un gioco delle parti…
    Neanche a me piacciono queste soluzioni repressive, ma l’automatico atteggiamento di ripulsa che scatta sulla rete ogni qual volta vengano ventilate, descrive una filosofia diffusa sul web che mi suggerisce un’idea di libertarismo senza costrutto… che non mi attrae troppo.
    “Giro di vite contro gli hacker” di Sterling mi sembra molto più avanti nonostante i suoi 13 anni di vita.

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