Il fine dell’email è mandare messaggi che è meglio siano privati. Tutti i messaggi che possono essere pubblici potrebbero essere lanciati con altri sistemi – blog, rss, twitter – risultando meno invadenti. La quantità di mail è assolutamente ingestibile per quelli che lavorano nella comunicazione. Tra un po’ di tempo lo sarà per tutti. Ma sebbene lo si sia pensato da un po’, solo ultimamente questo pensiero sta diventando concreto.
Robert Scoble ne scrive così sul suo Twitter:
Basically this is my gesture to the world: I am not answering my email and I’m not going to start. I’m overloaded. Tweet me. If something really needs to be private than email is great. But most of my email doesn’t need to be private. I always answer things in public space first. Why? Because those communications scale.
Mi pare che si stiano creando le basi di una nuova netiquette. Nella quale tutti sono come al solito orientati a rispondersi. Ma nello stesso tempo cercano di inviare i messaggi usando gli strumenti che risultano più adeguati, tenendo presente non solo la comodità di chi scrive ma anche la comodità di chi legge…