Nell’anno 2020, con l’accelerazione di ogni aspetto della vita digitale, dalle videoconferenze al telelavoro, dall’ecommerce all’elearning, con tutti i limiti dell’esperienza realizzata, si è verificato anche il boom degli attacchi criminali contro la sicurezza online. Sembra che le attività legittime e quelle illegali coevolvano nell’ecosistema digitale. Alla maggiore diffusione delle prime corrisponde l’allargamento delle seconde e allo sviluppo qualitativo delle prime corrisponde l’evoluzione delle seconde. La cybersecurity non è più una tecnica di difesa informatica contro gli attacchi di qualche hacker che penetra oltre i muri eretti digitalmente a protezione dei luoghi elettronici aziendali o personali, ma è una condizione culturale ed esistenziale sempre più complessa, della quale la tecnologia è solo una parte. Si tratta piuttosto di un insieme di processi che arrivano a dover essere definiti ai massimi vertici delle organizzazioni. In qualche modo, la cybersecurity per come sta diventando è la dimostrazione che anche nel mondo digitale esistono limiti allo sviluppo.
Un articolo in proposito è uscito su Nòva il 22 novembre 2020 e su 24+.