Rete separata. Anzi no…

Ft segnala che il dibattito è ripartito a Bruxelles: la rete delle grandi telecom va separata dal servizio? o si deve attivare la concorrenza tra diversi operatori ciascuno con la sua rete? Direi che dopo dodici anni di discussioni su questo punto la conclusione è una sola: i regolatori non sono in grado di rispondere a questa cruciale domanda. Il che è grave.

  • Mimmo |

    Caro Luca,
    come sai in
    http://www.dmin.it
    si sta provando a definire principi e norme che, se adottate, possano contribuire *anche* a dirimere questa oscillazione.
    Mi riferisco in particolare ai principi relativi ad una delle *tre gambe* della proposta di dmin.it: quella relativa alla rete aperta di cui ti riporto solamente alcuni dei punti tratti da una presentazione di Leonardo Chiariglione
    * Un operatore di rete a larga banda può offrire accesso bundled e/o unbundled alla sua rete con caratteristiche tecniche di sua scelta
    * Un utente della rete (fornitore di contenuti, intermediario o utente finale) può richiedere ed ottenere da un operatore di rete a larga banda
    * Il puro accesso “service-agnostic” alla “big Internet“ con le caratteristiche tecniche già offerte dall’operatore
    **A condizioni non discriminatorie nei confronti delle altre offerte dell’operatore
    * Gli operatori di rete a larga banda
    **Garantiscono l’interoperabilità dei servizi di rete
    **Concordano e forniscono specifici livelli di qualità di servizio (QoS) ai punti di peering per fornire agli utenti della rete opportuni livelli di QoS
    In altre parole *non è* necessario scorporare la rete per garantirne l’apertura e la concorrenza e *non è* necessario neppure non scorporarla per garantire la libera iniziativa imprenditoriale.
    Giovedi ci troveremo ancora a Roma per fare ulteriori passi avanti.
    http://www.dmin.it/evento070927/conferenza.htm
    Mimmo

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