Da un articolo uscito su Nòva il 31 gennaio 2021 e su 24+ intitolato: “La scuola digitale si sviluppa in un ecosistema digitale: a che punto è l’Italia”.
(…)L’innovazione digitale a scuola non manca
Eppure, l’innovazione in materia nel mondo è potente. Gli investimenti in venture capital nell’edtech, le startup che fanno tecnologie per la scuola, hanno superato i 16 miliardi nel mondo nel 2020, secondo una ricerca di HolonIQ, il doppio rispetto al 2018 e quattro volte rispetto al 2015. La maggior parte di questi investimenti è stata fatta in Cina. Un altro quarto circa è stato investito tra Usa e India, con quote paragonabili.
Una percentuale molto minore in Europa: complessivamente negli ultimi dieci anni l’Europa ha investito in questo settore un decimo di quanto ha investito la Cina e un quinto di quello che hanno investito gli Usa.
L’innovazione digitale per la scuola si concentra sul miglioramento dei test e delle valutazioni degli studenti, facendo uso di intelligenza artificiale, sulla disponibilità di lezioni e contenuti di qualità, sul design dell’esperienza di apprendimento, sulla relazione tra il lavoro e l’educazione. E non si ferma al miglioramento della scuola per i giovani, ma tenta di modernizzare tutto il sistema dell’educazione della popolazione che affronta un adattamento epocale alla grande trasformazione economica e tecnologica che modifica le capacità richieste dal lavoro, oggi e in prospettiva. Di tutto questo c’è enorme bisogno, ma ancora poca risposta in Europa.(…)