L'antitrust dei dati genetici

Da un articolo uscito su Nòva il 4 aprile 2021 e su 24+ intitolato: “L’antitrust americana tenta di fermare l’acquisizione di Gral da Illumina” – L’autorità che protegge la concorrenza a sua volta innova: vuole impedire l’acquisto di un cliente da parte di un gigantesco fornitore.
Illumina è leader mondiale nel sequenziamento del genoma. Produce le macchine. E produce i reagenti chimici. Ha accumulato una quantità di dati genetici di importanza strategica. Qualche anno fa aveva fondato un’azienda che produce test genetici per il riconoscimento precoce del tumore, la Grail, e poi l’aveva lasciata crescere autonomamente, abbassando progressivamente la sua quota fino all’attuale 15%. Recentemente ha deciso di ricomprare tutta la Grail per 7,1 miliardi di dollari. La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha deciso di adire le vie legali per bloccare questa acquisizione.
(…)
L’antitrust del futuro non è fondamentalmente concentrata sulla protezione dei consumatori da immediati aumenti di prezzo da parte di un monopolista, ma è piuttosto concentrata sulla protezione degli innovatori. Perché da questa protezione si avvantaggia tutto un ecosistema innovativo fatto di imprenditori, startupper, ricercatori e, alla fine, anche di consumatori.