L'innovazione in Italia segue percorsi non standard

Da un articolo uscito su Nòva il 27 giugno 2021 e su 24+ intitolato: “La classifica dei paesi più innovativi in Europa: l’Italia è indietro ma cresce” – Innovation Scoreboard 2021: in testa c’è la Svezia. Gli indicatori tengono conto delle infrastrutture, degli investimenti e delle azioni specifiche

Il nuovo Innovation Scoreboard 2021, nel quale la Svezia resta in testa, mostra che l’Italia non è tra i leader dell’innovazione in Europa ma è di gran lunga il più grande tra i cinque paesi – Cipro, Estonia, Lituania, Grecia e, appunto, Italia – che hanno recuperato più terreno dal 2014, con un miglioramento doppio rispetto alla media europea.

Ma come spesso si osserva, la media italiana nasconde profonde differenze regionali: da una parte, l’Emilia Romagna, nettamente in testa in Italia, ma anche il Triveneto, la Lombardia, la Toscana e il Lazio, fanno parte del gruppo dei «forti innovatori» secondo lo scoreboard; dall’altra parte la Calabria, che fa parte del gruppo di coda in Europa definito con una scelta verbale incoraggiante «innovatore emergente».

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Per comprendere come fa l’Italia a restare competitiva pur non avendo coltivato un livello adeguato di cultura tecnica digitale e non avendo investito quanto gli altri paesi in ricerca e sviluppo, occorre una ricerca. Che metta in luce i punti di forza identitari del sistema dell’innovazione italiana e consenta di isolare i punti di debolezza. Questa ricerca comincia con tre webinar che saranno organizzati sul sito del Sole 24 Ore per i prossimi tre venerdì, a mezzogiorno. Sarà l’inizio di un’inchiesta che consentirà di girare l’Italia per cercare di capire se questo paese ha un modo tutto suo di fare innovazione. Ed eventualmente farne tesoro.